Lo scorso 11 dicembre si è tenuto a Palermo presso la federazione UNCI Sicilia, nell’ambito dell’incontro voluto dal Presidente Nazionale UNCI, prof. Pasquale Amico, i vertici della Federazione Siciliana e Gennaro Scognamiglio presidente UNCI Agroalimentare, l’incontro con le cooperative del settore agricolo pesca e di prima trasformazione dei prodotti agroalimentare e il Convegno “Coltiviamo il Futuro”, incentrato sul tema del lavoro e lo sviluppo del territorio. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il vicepresidente di UNCI Agroalimentare Sicilia, Antonio Crivello e il Consigliere Emilio Sardo.
Prendendo spunto dall’ultimo decreto emanato dal Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, sulla Banca dei Terreni Incolti, ovvero una sorta di Banca tutta online nata per consentire a chi, soprattutto giovani, cerca terre pubbliche da far tornare all’agricoltura, il dibattito si è proiettato quindi sulle opportunità per gli under 40 con la possibilità di fornire un ricambio generazionale ed una nuova opportunità lavorativa per i giovani agricoltori. Presentate anche le modalità di accesso alla Banca Terreni Incolti.
Quindi ancora un momento di riflessione su “Cooperative quale Futuro”, tema questo, caro al Presidente dell’UNCI Nazionale, Pasquale Amico, recentemente riconfermato alla guida dell’Unione Nazionale Cooperative Italiane.
Il presidente Amico nell’aprire i lavori, ha ribadito l’autonomia dell’UNCI e rivendicato la grande voglia di rilancio dei valori etici e sociali.
Il dibattito ha quindi registrato l’intervento del Presidente dell’UNCI Agroalimentare, Gennaro Scognamiglio, che ha tirato le fila del lavoro fin qui svolto, tra cui spiccano l’Accordo con l’Associazione CEPI ed Agricepi per il rilancio della filiera agroalimentare, l’Accordo siglato con l’Ente del Mediocredito, l’importanza della formazione continua in cooperativa per una migliore professionalità, la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il dibattito è servito anche a fare il punto sullo “stato dell’arte” del PSR Sicilia (il Programma di Sviluppo Rurale, ovvero lo strumento di programmazione comunitaria basato su uno dei fondi SIE, il FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, che permette alle singole Regioni italiane di sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo- forestale regionale e accrescere lo sviluppo), e sulle misure aperte in ambito regionale che destinano infatti, per i giovani agricoltori circa 2.235 ml euro per innovazione e start up, 1.700 ettari da coltivare ed aiuti in fase di realizzazione del turismo agricolo.
Nel corso della discussione non sono stati tralasciati settori quali quello Vitivinicolo e la Pesca.
In particolare i Fratelli Mauro, referenti territoriali di Marsala sia per il vitivinicolo sia per la pesca hanno portato all’attenzione dei convenuti sull’esperienza personale nella cooperazione vitivinicola e i mercatini a “miglio zero” dei pescatori di Marsala nel solco della tradizione locale.
L’intervento di Francesco Zizzo, referente UNCI per le marinerie del Palermitano, ha spostato l’attenzione sul mondo del Feamp (fondo per la politica marittima e della pesca dell’UE per il periodo 2014-2020) e quindi sulla pesca. Grande dibattito sul futuro della pesca siciliana, con particolare riferimento alle misure a favore dei giovani che iniziano il mestiere di pescatore, alle opportunità di diversificazione e della risorsa “pelagici” (tonno, spada e pesce azzurro in genere). Su quest’ultimo aspetto, in particolare, sono state evidenziate le opportunità per la Sicilia di vedere finalmente aumentate le quote di Tonno rosso, attualmente insufficienti al fabbisogno delle imprese di pesca siciliane dedite alla cattura di questa specie. Sempre in ambito di pesca e pelagici, particolarmente caldo il tema “Pesce spada” dove è di strettissima attualità la questione relativa alle quote spettanti all’Italia e alle barche da autorizzare.
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